La valle della Buffe
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La valle della Buffe
La Grave

La valle della Buffe

Fauna
Flora
Geologia
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Questo bel percorso vi permetterà di scoprire le ricchezze naturali della valle della Buffe, dominata dal Pic du Mas de la Grave ai piedi del quale nasce il torrente Gâ.

Gli alpeggi di questa valle sono molto ambiti per la transumanza delle greggi e delle mandrie che salgono fin qui dal Sud della Francia. Qualche anno fa è stato reintrodotto il patou (un cane pastore di taglia grande) in seguito alla ricomparsa dei lupi in questa zona.


7 I patrimoni da scoprire

  • Savoir-faire

    La fiera dei bovini di Chazelet

    Questa fiera molto antica è, ancora oggi, una buona occasione per gli agricoltori locali di vendere agli agricoltori provenienti dalla Savoie, dalla Haute-Savoie e dall’Italia le giovani mucche "Abondance" o "Tarine" per la ripoduzione del Beaufort e del Reblochon. I maquignons (sensali di bestiame), riconoscibili dai cappelli e dalle cappe neri, e gli allevatori dall’aria pensierosa contrattano, mentre gli stand di campane e altri oggetti conferiscono a questa fiera un’aria di festa.
  • Flora

    La campanula gialla

    Specie emblematica della Grave, questa campanula è riconoscibile tra le altre per i suoi fiori gialli disposti a spiga compatta, anche detta tirso. Può essere mangiata al gratin ed è una delle poche piante alpine biennali. Dai semi sparsi durante l’autunno nascono, durante il primo anno, delle grandi foglie allungate, che crescono a forma di rosa. Durante la fioritura, che avviene però solo nel secondo anno, la campanula gialla garantisce la sua discendenza e muore.
  • Flora

    I pascoli d’altitudine

    Biologicamente molto ricche, queste praterie naturali ospitano una gran varietà floreale che fiorisce liberamente. Da questa varietà botanica deriva una molterplicità di specie di insetti, in particolare le farfalle, che trovano qui un ambiente favorevole al loro sviluppo. Mantenere l’equilibrio di questo ecosistema è fondamentale, soprattutto a questa altitudine e in un vallone come questo!
  • Fauna

    La lucertola vivipara

    Abitante dei luoghi freschi e umidi (paesi e prati alpini e subalpini, torbiere, rive dei ruscelli), la lucertola vivipara è presente nella parte nord del Parco nazionale degli Ecrins. Deve il suo nome al fatto che in alcune popolazioni le femmine conservano le uova all’interno del corpo fino al momento della schiusa. Specie protetta in Francia, è classificata come a rischio a livello regionale, in quanto sensibile allo sviluppo che sta portando alla distruzione delle zone umide.
  • Fauna

    La quaglia comune

    In pianura la quaglia comune è presente con molti esemplari nelle coltivazioni cerealicole, ma vive anche nelle praterie montane fino a oltre 2000 metri di quota. Tra l’erba alta becca gli insetti e i semi, quando giungono a maturazione. Molto discreta, la quaglia nidifica a terra, in una piccola escavazione, nella quale può fare una doppia posa nel caso in cui la prima venga distrutta. Il suo canto, che si può sentire sia di notte che di giorno, ne tradisce la presenza: "paga i tuoi debiti" canta il maschio per allontanare i concorrenti.
  • Geologia e geografia

  • Fauna


Descrizione

Dal parcheggio scendere in direzione del paese. Alla prima diramazione non salire verso il paese ma seguire la stretta curva a destra in direzione della partenza degli impianti. Alla seconda diramazione proseguire, senza scendere verso il torrente, sull’ampio sentiero e girare a destra all’incrocio successivo, in direzione delle tre frazioni dei Rivets, che dovrete attraversare per raggiungere la croce di Tuf (1901 m). Dopo la croce salire a destra in direzione dell’alpeggio di Orliers. Seguire questo comodo sentiero, attraversare il torrente Chabanerie e raggiungere l’omonimo chalet, da dove si prosegue per raggiungere i resti diroccati a lato del torrente Courbeille. Scendere verso l’ampio sentiero e percorrerlo verso sinistra per 200 metri, attraversando poi il torrente Gâ su una passerella. Risalire l’altro versante seguendo il piccolo sentiero e immettersi sulla strada di Combettes. Girare a sinistra e proseguire fino a Querellé. Non imboccare a destra il sentiero che conduce a Clot Raffin, ma proseguire su quello che scende fino al “ponte della miniera”. Attraversare il torrente e risalire in direzione di Chazelet, raggiungendo così il punto di partenza dell’escursione.

  • Partenza : Hameau du Chazelet
  • Comune attraversato : La Grave

Bollettino meteorologico


Profilo altimetro


Raccomandazioni

Se incontrate mandrie di mucche sul sentiero aggiratele per evitare di dover affrontare i cani patoux.

Cani per la protezione del gregge

En alpage, les chiens de protection sont là pour protéger les troupeaux des prédateurs (loups, etc.).

Lorsque je randonne, j’adapte mon comportement en contournant le troupeau et en marquant une pause pour que le chien m’identifie.

En savoir plus sur les gestes à adopter avec le dossier Chiens de protection : un contexte et des gestes à adopter.
Racontez votre rencontre en répondant à cette enquête.

Luoghi di informazione

Ufficio del Turismo della Grave, La Meije – Villar d’Arène

RD 1091, 05320 La Grave

http://www.lagrave-lameije.com/ot@lagrave-lameije.com+33 (0)4 76 79 90 05

Trasporto

Bus Grenoble, stazione SNCF - La Grave / Villar d'Arène - Briançon (LER 35 - Transisère).


Accesso stradale e parcheggi

Da Bourg-d'Oisans seguire la D1091 e attraversare La Grave. All’uscita del tunnel girare a destra sulla D33 e proseguire in direzione di Chazelet.

Parcheggio :

Pacheggio sopra Chazelet

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Autore

Parc national des Ecrinshttps://www.ecrins-parcnational.fr

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