Il Forte di Réallon
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Il Forte di Réallon
Réallon

Il Forte di Réallon

Fauna
Flora
Storia ed architettura
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Una piccola salita sopra un paese pittoresco… Curva dopo curva, un panorama sempre più affascinante fino all’arrivo su un insospettato altipiano.

Quando si arriva al Forte, è proprio grande la felicità di sbucare su un vasto ripiano di praterie. Il panorama, dalla cima del Barle fino al lago di Serre-Ponçon, è magniico. A nord si impone una vetta dai pendii ripidi ed asciutti : è Roche Méane che culmina a quota 2650 !


9 I patrimoni da scoprire

  • Flora

    Querce e pini

    Querce e pini vivono qui insieme. Sostituiscono vecchie praterie da falciatura che una volta venivano curate dagli abitanti di Réallon. La pineta si compone di pini neri e di alcuni pini silvestri. Il pino nero dell’Austria ha gli aghi lunghi, rigidi, pungenti e di un verde scuro ; quelli del Pino silvestre sono corti, succhiellati di un verde glauco.Per la sua rusticità, il pino nero dell’Austria fu introdotto nell’Ottocento e spesso utilizzato per restaurare i terreni erosi delle montagne meridionali. Fu così qui, sul versante sud (« adroit » o « adret ») di Réallon, dove venne piantato dai servizi di Restauro in Montagna all’inizio del Novecento per stabilizzare i pendii e proteggere in questo modo il paese e la strada.
  • Fauna

    Capriolo

    Nascosto nei boschi di larici, talvolta il capriolo fa vedere la sua testa fine all’alba ed al crepuscolo. Non è sempre facile scorgere quest’animale discreto ma alcune tracce possono tradire la sua presenza, come l’impronta a forma di cuore dei suoi fragili zoccoli o i tronchi di arbusti scortecciati dallo sfregamento dei giovani legni del capriolo di un anno per toglierne gli ultimi brandelli di velluto. E a volte, risuona nel bosco un latrato sonoro e gutturale che rimbomba dal bosco. Alle vostre orecchie !
  • Fauna

    Scoiattolo

    Lo sapevate che lo scoiattolo usa un linguaggio molto elaborato ? Si tratta di un linguaggio dei segni, con delle mimiche e degli atteggiamenti, senza dimenticare i movimenti della coda. Possiede anche un linguaggio sonoro abbastanza esteso. Chioccia, ziga, grugnisce o rantola, cicala addirittura. Quindi, se non ne vedete nessuno uscire dal bosco, non fate rumore, forse avrete la fortuna di sentire quest’animale esprimersi furtivamente.
  • Fauna

    Pernice coturnice

    La pernice coturnice vive in montagna sui versanti ben esposti, come qui sul versante di Roche Méanne. Ogni due anni, le guardie del Parco nazionale degli Ecrins le censiscono su questo versante. Prima dello spuntar del giorno, partono ognuna su « quartieri » diversi con piccoli magnetofoni per imitare il canto di quegli uccelli. « « Teniamo l’orecchio attento, nell’attesa di un’eventuale risposta ». Il canto indica la presenza di un « maschio cantante ». « A volte, sentiamo solo il loro canto, ma talvolta, il silenzio della montagna viene interrotto da un fragore di battiti di ali che ci fanno sobbalzare. Abbiamo appena il tempo di contarle e di vederle tuffarsi ad alta velocità ».
  • Fauna

    Anthus spinoletta

    Quest’uccellino della famiglia dei passeriformi può rimanere invisibile svolazzando a controluce nell’azzurro del cielo. Quindi è molto discreto. Però, sa farsi sentire gridando il proprio nome : «pi-pit-pipit-pipit-pipit- e ad un tratto, al culmine del suo volo, si lascia scivolare in giù, le ali spiegate a paracadute ed emettendo un « piiiiiiiiiiiiiiiiii » giubilatorio ! Posato nell’erba dell’alpeggio, diventa difficile da distinguere fra i ciuffi dell’alta festuca.
  • Archeologia

    Il « Clot du Fort » ed il suo canale

    Di una superficie approssimativa di 30 ettari, l’altipiano, comunemente chiamato « Clot du Fort », era sin dall’Antinchità principalmente destinato alla coltivazione dei cereali. All’inizio del Novecento, un canale di una lunghezza di 2,5km circa fu costruito dal torrente della Pisse per irrigare, tramite innumerevoli canali secondari, 90 parcelle di piccole proprietà private. Mentre queste ultime furono progressivamente adibite al pascolo degli ovini, il canale cadde in disuso. Oggi semplice vestigia, un sentiero permette di seguire parzialmente il suo tracciato a belvedere.
  • Storia

    Il castello di Réallon

    Il castello di Réallon è stato forse costruito durante la Guerra dei Cento Anni. La sua ubicazione gli permetteva di comandare i diversi accessi alla valle grazie al burrone di Champas ad est dei muri di cinta, ed alla costruzione di una parte di questi ultimi su un terreno in pendio. Il castello era composto di un torrione e di grandi muri di cintache servivano da rifugio per riparare le popolazioni di Reallon in caso di attacco militare. Questi muri di cinta erano accantonati d una torre semicircolare aperta verso l’interno. Su iniziativa del comune di Réallon, questa torre, anche chiamata « Tour à la Gorge », fu completamente restaurata nel 2013 con un aiuto del Parco nazionale degli Ecrins. Fonte : Associazione « Patrimonio nel Réallonais ».
  • Fauna

    Marmotta

    Alcune vivono sull’altipiano. È l’animale più ambito dagli escursionisti.Forse avrete la fortuna di osservarlo o di sentirlo fischiare. Questo grosso roditore è visibile solo da aprile a ottobre, mentre durante la brutta stagione trova riparo nella sua tana, dove sverna. La marmotta vive in famiglia, rispettando una rigida gerarchia. I giochi, la toeletta, le risse ed i morsi assicurano la dominazione di una coppia nonché la coesione del gruppo. Ognuno partecipa alla delimitazione del territorio strofinando le proprie guance su delle rocce o deponendo escrementi e orina. Quando c’è un pericolo, la marmotta emette un fischio acuto e potente per segnalarlo alle altre.
  • Fauna

    Biancone Jean-le-Blanc

    Questo versante asciutto termofilo ospita alcuni rettili come la lucertola delle muraglie, la lucertola verde, la vipera aspide, o la biscia d’acqua. Il « Jean-le-Blanc »mangia praticamente solo rettili ! Quindi, sin dal mese di marzo, avrete la possibilità di scorgere in cielo grandi uccelli che volano insieme, alternando voltigiia e surplace come due aquiloni argentati che giocherebbero col vento. Le loro sagome chiare e tozze, la loro testa più scura non lasciano « aleggiare » nessun dubbio ! I bianconi sono tornati.

Descrizione

Dal parcheggio, costeggiare innanzitutto il torrente della Pisse canalizzato in basso da una diga che protegge in questo modo il paese di Réallon. Sulla sinistra, osservare le vestigia di muriccioli che testimoniano di un’antica agricoltura in terrazze. Proseguire quindi a sinistra prendendo il sentiero che descrive una curva a U per attraversare una foresta di quercie e di pini.

  • Partenza : Réallon
  • Comune attraversato : Réallon

Bollettino meteorologico


Profilo altimetro


Raccomandazioni

Qui, ad ogni stagione estiva, come in numerosi alpeggi del comune, viene a pascolare un gregge di pecore. Tenere i cani al guinzaglio. NB. Al forte due tavole di lettura permetteranno di saperne di più sul sito.


Luoghi di informazione

Casa del Parco dell’Embrunais

Place de l’Église, 05380 Châteauroux-les-Alpes

http://www.ecrins-parcnational.fr/embrunais@ecrins-parcnational.fr04 92 43 23 31
Informazioni, documentazione, mostre, proiezioni, prodotti e strutture del Parco. Accessibile alle persone con mobilità ridotta. Ingresso libero. Tutte le animazioni del Parco sono gratuite salvo indicazione contraria.
Saperne di più

Centro informazioni dei Gourniers (apertura estiva)

Les Gourniers, 05160 Réallon

http://www.ecrins-parcnational.fr/embrunais@ecrins-parcnational.fr04 92 44 30 36

Trasporto

Spola su prenotazione dalla stazione di Chorges alla stazione di Réallon (pensare a prenotare 36H prima su 05 voyageurs o allo 04 92 50 25 05).


Accesso stradale e parcheggi

Da Savines-le-Lac, proprio dopo il ponte, prendere la strada di Réallon. Nel paese, proprio dopo il ponte di legno, girare a sinistra e salite su 200 m di distanza per parcheggiare sul parcheggio della Coste.

Parcheggio :

Parcheggio della Coste

Accessibilità

Joelette
Livello di accessibilità :
Numero di emergenza :114

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Autore

Parc national des Ecrinshttps://www.ecrins-parcnational.fr

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