Il lago di Lovitel ed il rifugio dei Clots
Mizoën

Il lago di Lovitel ed il rifugio dei Clots

Flora
Geologia
Lago e ghiacciao
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Camminata tranquilla fino al laghetto di Lovitel ed al rifugio dei Clots, passando da una bella balconata che sovrasta il lago del Chambon e la Romanche.

« In una rigida giornata di autunno, cammino fino al lago del Lovitel. La pioggia mi accompagna. Il laghetto, annidato nelle curve del ripiano montagnoso, sembra dormire. È calmo, magnifico, e pieno di promesse : nella bella stagione, vi si vede fiorire la salcerella, vi si può sentir « cantare » l’alite, o emergere la Meije… Imperativo : bisognerà tornare ! »

S. Durix, guardia-istruttrice in Oisans


5 I patrimoni da scoprire

  • Lago

    Lago Lovitel

    Oltre ad essere una delle poche zone umidi di altitudine dell’alta Romanche, il lago Lovitel ha la caratteristica di prosciugarsi parzialmente durante l’estate per trasformarsi in palude. Diventa così ideale per lo sviluppo degli Anfibi che traggono beneficio dall’assenza di pesci, i loro predatori. D’altronde, la qualità ecologica dell’ambiente è notevole. Diverse speci dal valore patrimoniale importante sono presenti sul sito, fra cui l’ofioglossa comune ed il thalictrum semplice o « pigamon », ambedue protetti su scala regionale.
  • Flora

    Salcerella

    Durante tutta l’estate, la salcerella, con le sue belle spighe di fiori color porpora, cosparge di colori il laghetto del Lovitel. Considerata come un’erbaccia da distruggere, ha però il suo posto tramite le « semplici » (piante ad uso medicinale). Le sue proprietà astringenti, fra le altre cose, fanno sì che viene considerata come un buon rimedio contro le coliche dei neonati quando gli crescono i dentini. Per quanto riguarda l’aspetto culinario, un tempo i suoi germogli o il midollo dei suoi gambi venivano serviti come verdura. Inoltre, con le sue foglie, si preparava un infuso che poteva sostituire il tè.

  • Fauna

    Alite o rospo ostetrico

    In primavera, una breve nota emessa ad intervalli regolari risuoni nei dintorni del lago. È il periodo degli amori di questo piccolo rospo terrestre grigio, macchiettato di nero e di marrone; è il canto del maschio per richiamare le femmine. La particolarità di quell’anuro è che il maschio cingere con le sue zampe posteriori il rosario di ovuli emessi dalla femmina per fecondarli di un getto di seme e orina mescolati. Quando le uova stanno per schiudersi, il rospo va verso il punto d’acqua e vi libera i giovani girini.
  • Lago

    Lago dello Chambon

    Il lago dello Chambon è come quello di Serre-Ponçon, un lago artificiale creato dalla costruzione di una diga. Nell’aprile del 1935, dopo sei anni di lavori, comincia il riempimento del sito, e vengono inhiottiti progressivamente gli antichi paesi dello Chambon, del Dauphin e del Parizet. All’epoca, era la diga più grande d’Europa.Una cappella venne allora costruita vicino alla diga, i memoria della trentina di operai morti durante la costruzione.
  • Geologia e geografia

    Fontana pietrificante

    Quanda attraversa la piattaforma di Emparis composta di rocce sedimentarie permeabili, l’acqua si carica di bicarbonato di calcio. Quando incontra, più in giù, lo strato di rocce cristalline impermeabili del vecchio zoccolo ercinico, l’acqua segue un piano di faglia stabilito fra i due strati e finisce col sorgere in cascata aerea. I carbonati sciolti si trasformano al contatto con l’aria in una roccia tenera chiamata tufo, che si accumula lì da millenari. Questa risorgiva, o fontana pietrificante, viene annoverata fra quelle più belle in Francia.

Descrizione

Dal parcheggio degli Aymes, continuare la pista che si trasforma un po’ più avanti in un sentiero. Una bella traversata occasionalmente aerea, nei pendii  scistosi che sovrastano il lago del Chambon, permette di arrivare tranquillamente al lago del Lovitel passando da un falsopiano ascendente. Sul ripiano, al primo pannello del sentiero di scoperta, prendere indifferentemente a sinistra (più rapido) o a destra verso il lago (sentiero di scoperta) per raggiungere la frazione dei Clots. Il rifugio che vi si trova permette una pausa simpatica per riprendere delle forze prima di scendere dallo stesso itinerario.

  • Partenza : Mizoën
  • Comune attraversato : Mizoën

Bollettino meteorologico


Profilo altimetro


Zone di sensibilità ambientale

Lungo il percorso, attraverserai, legate alla presenza di una specie o di un ambiente particolare. In queste zone, un comportamento adeguato può contribuire alla loro conservazione.

Biancone

Aree di attività interessate :
,
Periodi di sensibilità :
maraprmaggiulugagoset
Contatto :
Parc National des Écrins
Julien Charron
julien.charron@ecrins-parcnational.fr

Raccomandazioni

Sentiero in balconata, a volte molto aereo, non perdere d’occhio i bambini ! Sentiero assolutamente sconsigliato in inverno!


Luoghi di informazione

Casa del Parco dell'Oisans

Rue Gambetta, 38520 Le Bourg d'Oisans

http://www.ecrins-parcnational.fr/oisans@ecrins-parcnational.fr04 76 80 00 51
Video di presentazione delle risorse naturali della montagna Oisans e l'artigianato. Informazioni, informazioni sul parco, proiezioni, angolo lettura per i bambini. Accessibile alle persone con mobilità ridotta. Ingresso libero. Tutte le animazioni del Parco sono gratuite salvo indicazione contraria.
Saperne di più

Accesso stradale e parcheggi

Dal Bourg d’Oisans, prendere la N91 verso il colle del Lautaret. Dopo la diga del Chambon, girare a sinistra verso Mizoën, poi a destra verso Singuigneret. Dopo i tunnel, prendere a destra fino alla frazione degli Aymes.

Parcheggio :

Parcheggio degli Aymes

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Autore

Parc national des Ecrinshttps://www.ecrins-parcnational.fr

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