Il rifugio del Prato della Chaumette
Champoléon

Il rifugio del Prato della Chaumette

Fauna
Rifugio
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Ai piedi del Sirac, questa gita permette di cogliere il contrasto fra il costone soleggiante ed il versante in ombra.

Dopo aver camminato ai piedi del versante orientato a nord, chiamato « ubac », il rifugio appare come una meritata pausa nel cuore di una bella prateria. La discesa si effetttua passando dal versante sud, « l’adret », il che permette di approfittare del panorama sulla valle del «Drac Blanc » e le montagne dei dintorni.


11 I patrimoni da scoprire

  • Fauna

    Aquila reale

    L’aquila reale viene annoverata nelle speci rare e protette d’Europa. La sua altezza, il suo colore scuro, le sue ali rettangolari ed i suoi frequenti spostamenti in aria, permettono di identificarla facilmente. Nelle ore calde del giorno, rotea regolarmente in aria approfittando del vento per innalzarsi. Grazie alla sua ottima vista, l’aquila reale scruta i dintorni alla ricerca di una marmotta imprudente o di un giovane camoscio. In inverno, preleva regolarmente il suo cibo su dei cadaveri di animali.
  • Fauna

    Fagiano di monte

    Per osservare il fagiano di monte in estate, bisogna alzarsi molto presto. In Francia, il « tétras-lyre » o « gallo da brughiera » si incontra solo nelle Alpi. In primavera, il maschio dal piumaggio nero, la coda a forma di lira con le sotto-caudali bianche si pavoneggia per attirare le galline. In inverno, trascorrere la parte più importante del suo tempo al riparo in degli igloo scavati nella neve per proteggersi dal freddo. Periodo in cui è particolarmente sensibile perché non può compensare l’energia che gli è necessaria quando deve lasciare precipitosamente il suo igloo al passaggio di uno sciatore fuoripista o di un escursionista con le racchette da neve.
  • Fauna

    Biancone « Jean-le-Blanc »

    Non appena la primavera è di ritorno, risuonano da sopra il campanile delle grida acute. Bisogna alzare gli occhi per ammirare due grandi uccelli che volano insieme, alternando voltigia e surplace nel cielo, come due aquiloni argentati che giocherebbero col vento. La loro sagoma chiara, tozza e la loro testa più scura permettono di identificarlo. Si nutre principalmente di rettili (lucertola e serpente) che cattura dalla testa, che può rigurgitare poi al pulcino che sta allevando.
  • Fauna

    Stambecco delle Alpi

    Lo stambecco, o « bouquetin », cioè « bouc-des-pierres » è massiccio e vestito di un pelame sul beige cioccolato a seconda delle stagioni e del sesso. Maschio e femmina indossano ambedue delle corna ornate di anelli che crescono durante tutta la loro vita. Lo stambecco delle Alpi vive a gruppi, maschi da una parte, femmine (« étagnes ») e giovani dall’altra. In inverno, le femmine si mescolano ai maschi durante il periodo della fregola, e figliano all’inizio dell’estate. Per osservarlo, guardare sul versante opposto, talvolta lo stambecco si lascia intravedere in primavera.
  • Acqua

    Cascata di Prelles

    La cascata alimenta il « Drac Blanc ». Il letto minore del torrente è molto largo il che dà un’idea della sua violenza e della sua capacità a trasportare dei blocchi di pietra.
  • Fauna

    Gracchio dal becco rosso

    Il gracchio dal becco rosso è un uccello sorprendente sotto molti punti di vista. Vive vicino alle falesie e gioca con le nuvole, rompendo il silenzio con un grido breve, acuto, quasi metallico. Sollecitati dall’eco venuto dalle pareti, i suoi compagni gli rispondono. Con l’andatura sicura ed il passo cadenzato, il gracchio dal becco rosso percorre meticolosamente l’alpeggio in piccoli gruppi per trovarci vermiciattoli e cavallette del pascolo. Tranne qualche breve spostemento stagionale legato al cibo disponibile, il gracchio è sedentario.
  • Pastoralismo

    Prato della Chaumette

    Il rifugio si trova nel cuore di un vasto prato formato da praterie alpine prosperose su un terreno spesso, dai pendii deboli a medi ricoperti dalla neve 8 mesi l’anno.
  • Rifugio

    Rifugio del Prato della Chaumette

    La capanna pastorale di Champoléon viene costruita per gli allevatori della valle nel 1921. Fu restaurata per la prima volta nel 1972. Due anni dopo, il « Club alpin français » (CAF) ne assume la gestione per garantire un riparo agli escursionisti sempre più numerosi del GR54. Diventato troppo piccolo, il rifugio viene ricostruite nel 1979 sui ruderi di una vecchia frazione e diventa il « Pré de la Chaumette ». Le pietre da paramento sono state tagliate proprio sul sito di Chamoléon. Le imponenti pietre piatte del tetto sottolineano uno sforzo di integrazione nel paesaggio. Ancora oggi, i greggi di ovini sono « ammontagnati » alla fine di giugno e visitati una volta la settimana.

  • Fauna

    Merlo d’acqua

    Il merlo d’acqua è facile da osservare purché si sia discreti. Vive lungo i fiumi e i torrenti di montagna. Uccellino rosso e grigio, dalla coda corta, ha il becco sfilato, una macchia bianca dal mento al petto. Questo sorprendente passera ha la particolarità di camminare al fondo dell’acqua, a controcorrente, alla ricerca di cibo. Si appiattisce e si aggrappa al fondo con le dita, apre gli occhi, protetti dall’onda da una fine membrana e individua così vermi, larve, piccoli crostacei e pesci.
  • Fauna

    Camoscio

    Animale emblematico delle Alpi, il camoscio o « capra delle rocce » indossa delle piccole corna nere e uncinate. Alla stregua dello stambecco, è più facile da osservare col binocolo. Le capre ed i giovani maschi di un anno (« éterlous ») formano volentieri dei grandi gruppi ; al contrario, i maschi rimangono piuttosto isolati e raggiungono le femmine solo alla stagione degli amori. In inverno, i camosci hanno bisogno di molta quiete, perché dovranno sopravvivere risparmiando le loro riserve di grasso.
  • Fauna

    Rondine delle rocce

    La rondine delle rocce indossa un piumaggio dalle tonalità beige poco contrastate. È capace di eseguire delle prodezze in volo, qualità indispensabile per catturare la grande quantità di insetti di cui si nutre. In primavera, appena ha identificato una barra rocciosa sicura, la rondine delle rocce trasporta senza tregua, col becco, fango e fili di vegetali. Con quest’unico attrezzo, fissa saldamente ogni elemento dell’edificio alla roccia grazie ad un sapiente miscuglio di saliva e di acqua.

Descrizione

Dal parcheggio degli Auberts, prima del ponte che varca il torrente, risalire su 200m fino al bibio, conservando la propria traiettoria. Prendere a destra per poter attraversare il torrente e passare sulla riva sinistra. L’itinerario « Pré de la Chaumette » è segnalato. Sul sentiero sopra la cascata di Prelles, tre cartelli di informazioni segnalano l’entrata nel cuore protetto del « Parc national des Ecrins ». Attraversare il torrente con l’aiuto della passerella e proseguire fino al rifugio del « Pré de la Chaumette ». Per tornare al punto di partenza, prendere il sentiero sulla riva destra del torrente, costeggiare il costone soleggiato ed incrociare l’itinerario di andata. Percorrere circa 200m e la gita è finite.

  • Comune attraversato : Champoléon

Bollettino meteorologico


Profilo altimetro


Zone di sensibilità ambientale

Lungo il percorso, attraverserai, legate alla presenza di una specie o di un ambiente particolare. In queste zone, un comportamento adeguato può contribuire alla loro conservazione.

Aquila reale

Aree di attività interessate :
, ,
Periodi di sensibilità :
genfebmaraprmaggiulugago
Contatto :
Parc National des Écrins
Julien Charron
julien.charron@ecrins-parcnational.fr

Aquila reale

Aree di attività interessate :
, ,
Periodi di sensibilità :
genfebmaraprmaggiulugago
Contatto :
Parc National des Écrins
Julien Charron
julien.charron@ecrins-parcnational.fr

Raccomandazioni

In caso di maltempo, tornare dallo stesso itinerario sulla riva sinistra.

Cani per la protezione del gregge

En alpage, les chiens de protection sont là pour protéger les troupeaux des prédateurs (loups, etc.).

Lorsque je randonne, j’adapte mon comportement en contournant le troupeau et en marquant une pause pour que le chien m’identifie.

En savoir plus sur les gestes à adopter avec le dossier Chiens de protection : un contexte et des gestes à adopter.
Racontez votre rencontre en répondant à cette enquête.
Nel cuore del parco
Il Parco Nazionale è un territorio naturale, aperto a tutti, ma soggetto ad un regolamento che è utile conoscere per preparare il vostro soggiorno.


Luoghi di informazione

Casa della valle dello Champsaur

, 05260 Pont-du-Fossé

http://www.ecrins-parcnational.fr/champsaur@ecrins-parcnational.fr04 92 55 95 44
Informazioni e documentazione, mostre temporanee. Vendita di prodotti e opere del Parco. Nello stesso spazio, home office turistico di alta Champsaur. Ingresso libero. Tutte le animazioni del Parco sono gratuite salvo indicazione contraria.
Saperne di più

Trasporto

Fermata : « Les Auberts »


Accesso stradale e parcheggi

Sulla N85, prendere la direzione di « Pont de Fossé. Dopo il paese, proseguire sulla D944, prendere a sinistra la D944A, attraversare « Les Borels/D472 », « les Baumes » e « les Clots ». Infine, girare leggermente a destra per arrivare al parcheggio « les Aubert ».

Parcheggio :

« Les Auberts », prima del ponte che varca il torrente.

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Autore

Parc national des Ecrinshttps://www.ecrins-parcnational.fr

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