Il lago dell’Eychauda

« L’inverno era stato lungo. All’inizio di luglio, il lago era ancora molto innevato poi piano piano, il ghiaccio si era spaccato, sconquassato. In quell’inizio di agosto, salivo pensando fra me : beh, ora è finita, non c’è più ghiaccio ! Eh no ! Nella quiete mattutina, degli iceberg galleggiavano ancora« L’inverno era stato lungo. All’inizio di luglio, il lago era ancora molto innevato poi piano piano, il ghiaccio si era spaccato, sconquassato. In quell’inizio di agosto, salivo pensando fra me : beh, ora è finita, non c’è più ghiaccio ! Eh no ! Nella quiete mattutina, degli iceberg galleggiavano ancora, bonaccioni. Questo lago merita proprio la sua qualificazione di glaciale ! »
Marie-Geneviève Nicolas, guardia-istruttrice a Vallouise.

Frazione di Chambran

Evoluzione del pastoralismo

Al fondo delle falde

Bulbocodium vernum

Zigolo giallo

Culbianco sassicolo

Festuca panicolata

Capanna del pastore dell’Eychauda

Marmotta

Vanessa dell’ortica

Codirosso nero

Rilievo gaciale

Pyrrhocorax graculus (corvo dal becco giallo)

Gracchio dal becco rosso

Salice erbaceo
Intorno al lago, l’erba è rasa : è il prato alpino. Nelle cavità, la neve persiste persiste a lungo in questa altitudine e le piante hanno pochissimo tempo per fiorire e riprodursi. Solo qualche pianta perfettamente adatta può sopravvivere in queste « combe da neve », termine scientifico per indicare questi ambienti particolari. Così, il salice erbaceo, cugino dei salici piangenti, è una pianta lignea rannicchiata contro il suolo e che si svela solo con le sue foglioline ed i suoi amenti.


Lago dell’Eychauda
Descrizione
Dal parcheggio di Chambran, seguire la pista che va verso il fondo del vallone. Più avanti, lascia sulla destra un sentiro per il colle dell’Eychaud. Dopo una grossa passerella sopra un torrente, seguire il sentiero che passa a poca distanza della capanna del pastore. Il sentiero risale lentamente nel fondo del vallone fino ai piedi di una barra rocciosa. Quindi va su a tornanti, prima attraverso un grande ghiaione poi in un prato fiorito. Un piccolo ripiano ed ecco il lago, ben nascosto dietro la sua soglia. È annidato al fondo di un circo glaciale circondato da alte cime. Il ritorno si fa passando dallo stesso itinerario.
- Partenza : Frazione di Chambran
- Comune attraversato : Vallouise-Pelvoux
Profilo altimetro
Raccomandazioni
La salita del lago si fa su un versante sud-est, fa rapidamente caldo. Non partite troppo tardi ! In compenso, un vento freddo che passa dal colle delle Grangettes può sorprendervi all’arrivo. Portatevi dietro un vestito caldo !
Luoghi di informazione
Casa del Parco dello Vallouise
, 05290 Vallouise
http://www.ecrins-parcnational.fr/
vallouise@ecrins-parcnational.fr
04 92 23 58 08
Trasporto
Stazione ferroviaria SNCF all’Argentière-la-Bessée (L’Argentière-les-Ecrins) poi autobus o taxi fino a Pelvoux. Nessuna staffetta per Chambran.
Accesso stradale e parcheggi
A Vallouise, seguire la direzione di Pelvoux. Alla frazione del Sarret, prendere a destra la direzione dell’Eychauda fino al parcheggio del Chambran (cartelli informativi sul sito). Strada chiusa in inverno.
Parcheggio :
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